mercoledì 27 ottobre 2010

Su quello che vi pare. E piace. E non.

" Son pacifici, un po' melanconici,
pensano a Domani, cioè, semplicemente,
ad un altro oggi;
Le città non dispongono che d'una sola giornata
che ritorna sempre uguale ogni mattina.
La si impennacchia un po' la domenica.

Che imbecilli. Mi ripugna il pensare
che sto per rivedere le loro facce ottuse
e piene di sicurezza.
Legiferano, scrivono romanzi populisti,
si sposano, hanno l'estrema stupidità di fare figli.

E frattanto la grande natura incolta
s'è insinuata nella loro città,
s'è infiltrata dappertutto,
nelle loro case,
nei loro uffici,
in loro stessi.
Non si muove,
si mantiene ferma in essi,
essi vi stan dentro in pieno,
la respirano e non la vedono.
Credono che sia fuori,
a venti miglia dalla città.

Io la vedo, questa natura,
la vedo...
So che la sua sottomissione è pigrizia,
so che essa non ha leggi:
quella che scambiano per la sua costanza...
Non ha che abitudini,

e le può cambiare domani."

La Nausea.
Jean Paul Sartre.
1938.
 

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